Secondo la ricerca archeologica, la tecnologia di cromatura chimica era già utilizzata sulle armi di bronzo in Cina 2.200 anni fa. La tecnologia di cromatura elettrolitica fu riportata per la prima volta dallo studioso tedesco Gerther nella sua tesi di dottorato nel 1856. Negli anni '20, Sargent e Fink svilupparono ulteriormente la tecnologia di cromatura esavalente utilizzando il cromato come elettrolita, che successivamente industrializzò il processo di cromatura. Ad oggi, questa tecnologia ha una storia di sviluppo di quasi 100 anni.

Oggi, i componenti metallici di molti prodotti per la casa e beni industriali sono cromati sulla superficie. Questo perché lo strato cromato non solo ha uno scopo estetico, ma, cosa più importante, aumenta la durezza superficiale e riduce la corrosione del metallo di base. Sebbene attualmente esistano varie tecnologie di decorazione superficiale e anticorrosione, la cromatura occupa ancora una posizione importante. Ci sono numerose fabbriche di cromatura in tutto il mondo e la domanda di cromatura rimane forte.

In base al tipo di elettrolita utilizzato, i processi di cromatura sono suddivisi in processi al cromo esavalente e processi al cromo trivalente. Il processo al cromo esavalente (Cr(Ⅵ)), che è stato sviluppato fino ad oggi, utilizza l'anidride cromica (CrO₃) come elettrolita e la soluzione di acido cromico concentrato (CrO₃ + H₂SO₄) viene preparata aggiungendo acido solforico. La soluzione del bagno ha un'acidità estremamente elevata; il cromo nell'acido cromico viene ridotto da Cr(Ⅵ) a Cr(Ⅲ) e infine a Cr(0). Le equazioni di reazione elettrodica al catodo e all'anodo durante il processo di cromatura sono mostrate nella Figura 1.